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Ecosistema DC Italia

I giganti del mondo Cloud & Tech, in aggiunta ai Datacenter providers, forniscono servizi e applicazioni attraverso enormi piattaforme installate in datacenter di nuova generazione equipaggiati con decine di MW di potenza.

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I cosiddetti Hyperscalers e Colocators stanno cambiando il paradigma di erogazione dei servizi IT, offrendo alle aziende la possibilità di non inflazionare le proprie infrastrutture IT interne, ma di utilizzare i servizi e le applicazioni delle piattaforme erogati da datacenters terzi, permettendo quindi un accentramento dei dati e un miglioramento, con conseguente efficientamento, dei sistemi hardware software in uso.

Con l’aumento del consumo di servizi IT & Cloud, diventa necessario aumentare il numero di nodi e avvicinarli geograficamente agli utenti.

Nonostante si stia assistendo a una rapida ondata di implementazione e di nuove costruzioni di datacenters di grandi dimensioni in Europa – specialmente in area FLAP (Frankfurt, London, Amsterdam, Paris), ciò non è sufficiente e risulta necessaria l’espansione in nuove aree geografiche che includono l’Europa meridionale in modo tale da efficientare l’esperienza del fruitore finale incrementando la rapidità di risposta tramite riduzione della latenza.

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In questo senso, l’Italia, con particolare attenzione a Milano, si sta muovendo per diventare uno degli hub digitali dell’Europa meridionale insieme a Madrid. Ciò implica l’attrazione di tutti gli attori della catena del valore dell’economia digitale, la costruzione di un ecosistema che comprende le infrastrutture necessarie, sia di telecomunicazione che di datacenter, l’hardware e il software di base su cui vengono implementati i nuovi servizi, legati alla tecnologia del cloud, dell’IoT, del 5G, dell’intelligenza artificiale, tra gli altri.

Questo ecosistema provoca un effetto attrattivo in grado di generare occupazione, crescita economica, investimenti, innovazione e una maggiore offerta di servizi digitali per la nazione.

In questo contesto, i datacenter svolgono un ruolo fondamentale, essendo il primo anello della catena del valore di questo circolo virtuoso. Questi centri sono il punto di incontro tra i vari attori della filiera e le fondamenta su cui si basa l’intera economia digitale.

L’Italia gode di una posizione geografica strategica in quanto dispone di cavi sottomarini che raggiungono le nostre coste e permettono il collegamento tramite le infrastrutture del Mediterraneo con diversi continenti (Nord e Sud America, Africa, Medio Oriente…). Inoltre, lo sviluppo della fibra ottica installata in Italia contribuisce a ottimizzare la connettività.

In secondo luogo, Milano, forte dell’essere la capitale economica italiana, è in grado di attrarre i grandi fornitori di servizi datacenters data la grande presenza di corporate locali e internazionali, incentivando così la domanda di questa tipologia di servizi in quantità significativa e sostenendone gli investimenti.

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La domanda di servizi di datacenter è in aumento. Secondo una ricerca di mercato di CBRE, Milano registra una potenza installata presso le sedi dei principali operatori di Datacenter di circa 100MW con una significativa potenzialità di crescita nel breve-medio periodo. Parte di questa pipeline è già in costruzione o prevede la realizzazione nell’arco dei prossimi mesi per tutta l’area di hinterland milanese.

L’Italia è tra i Paesi con la più alta crescita in Europa in termini di datacenter, crescita dovuta alle previsioni di apertura di nuove cloud region nel Paese.

Nel complesso, il settore ha la capacità di attrarre grandi investimenti diretti in infrastrutture connesse ai datacenter nei prossimi cinque anni, stimati in circa 2.800 milioni di euro entro il 2026 con un CAGR del 3.80%. Questi investimenti generano occupazione di qualità, stimata in 30-40.000 posti di lavoro diretti e indiretti e un notevole contributo al PIL nazionale.

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