A pochi mesi dalla sua fondazione, IDA, l’associazione italiana dei costruttori e operatori di data center, mette a segno un primo importante risultato in termini di responsabilità ambientale, firmando il Climate Neutral Data Center Pact.
Il patto nasce sulla scia dell’entusiasmo per il Green Deal con l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica in un settore come quello dei data center, oggi più che mai chiamato a garantire la digitalizzazione del Paese in chiave sostenibile.
Si tratta di un’iniziativa di autoregolamentazione che coinvolge più di un centinaio di realtà attive in ambito Cloud e data center in Europa per rendere le loro attività carbon neutral entro il 2030, in anticipo di 20 anni sulla roadmap del Green Deal che si è dato come traguardo il 2050.
Gli obiettivi, misurabili per il 2025 e il 2030, che l’iniziativa di autoregolamentazione si è posta sono particolarmente ambiziosi a testimonianza di come l’industria dei data center sia determinata a guidare in modo proattivo la transizione verso un’economia a basso impatto ambientale.
Con l’adesione al Climate Neutral Data Center Pact IDA si impegna quindi a sensibilizzare tutti i suoi associati, nonchè le aziende più rilevanti del settore, affinchè si allineino a quanto stabilito nel patto.